La tecnologica rappresenta ormai una costante nel settore clinico, divenendo nel tempo un supporto fondamentale per gli specialisti nei processi di diagnosi e trattamento delle patologie.

In questo contesto di innovazione rientra senza dubbio la telemedicina e, nello specifico, la teleriabilitazione, la quale consente al medico e a tutti gli specialisti del settore della riabilitazione di svolgere il proprio ruolo anche a distanza, approccio più che mai necessario a causa dell’attuale situazione imposta dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Nelle prime settimane caratterizzate dal diffondersi della pandemia da coronavirus SARS-CoV-2, vi è stato modo di studiare e descrivere in modo approfondito tutti gli aspetti della Coronavirus Disease 19, caratterizzata in primo luogo da problematiche respiratorie di grande entità, in molti casi con la necessità di un supporto respiratorio per il paziente.

Con il monitoraggio dei pazienti in seguito alla fase acuta della malattia, però, è stato possibile evidenziare come gli esiti a lungo termine dell’infezione da SARS-CoV-2 fossero solo in parte legati all’apparato respiratorio, in quanto interessavano anche l’apparato muscoloscheletrico.

Solo il 12% dei casi richiedeva una valutazione per impostare un trattamento riabilitativo di Riabilitazione Respiratoria, mentre il 26% delle richieste erano motivate dalla sindrome da allettamento conseguente alla lunga permanenza dei pazienti in Terapia Intensiva.

È risultata sempre più evidente, quindi, la necessità di impostare piani riabilitativi non solo di carattere respiratorio, ma anche e soprattutto neuromotorio.

Pletismografia optoelettronica pazienti covid
Gait analysis pazienti covid

A questo scopo, Orthesys ha collaborato con l’Ospedale Luigi Sacco ed il Politecnico di Milano, mettendo a disposizione il proprio Gait Lab, con lo scopo di quantificare mediante l’analisi strumentale cinematica, dinamica ed elettromiografica di superficie, i deficit motori del cammino insorti in pazienti dimessi a seguito di permanenza nel reparto di Terapia Intensiva. Grazie al contributo della Gait Analysis è stato possibile, pertanto, supportare gli specialisti clinici riguardo alla scelta del piano riabilitativo migliore per il paziente.

La tecnologia, però, non si limita a fornire un aiuto concreto nella pianificazione della riabilitazione, ma risulta indispensabile, ora più che mai, nella sua realizzazione, permettendo di proseguire il trattamento riabilitativo ed il monitoraggio dei pazienti con problematiche respiratorie o neuromotorie insorte in conseguenza di COVID-19 anche dopo la loro dimissione dalla struttura ospedaliera.

È quindi emerso, nell’ambito di questo progetto interdisciplinare e multidisciplinare, quanto la tecnologia possa risultare un grande alleato della medicina per la valutazione clinica, il monitoraggio e la riabilitazione dei pazienti, anche “da lontano”.

Di seguito il link leggere l’articolo completo scritto dal DottFabrizio Gervasoni e dal Dott. Arnaldo Andreoli, della U.O. Riabilitazione Specialistica – Ospedale “Luigi Sacco”, ASST Fatebenefratelli Sacco – Milano, pubblicato sul sito medicinanarrativa.eu.

Lo staff di Orthesys ringrazia i professionisti clinici dell’Ospedale Sacco, gli ingegneri del Politecnico di Milano e la Fondazione ISTUD. Un ringraziamento speciale al Prof. Ing. Carlo Frigo (DEIB- Polimi) per il suo contributo alla realizzazione di questo progetto.